Uveite


L’uveite è un processo infiammatorio intraoculare non specifico ad eziologia varia. L’uveite infantile può colpire il segmento oculare anteriore (cornea, umor acqueo, iride, cristallino) o estendersi al segmento posteriore (vitreo, retina, coroide).
L’infiammazione oculare induce un incremento della permeabilità vascolare, con perdita di cellule e fluidi negli spazi extravascolari dell’occhio.
All’osservazione oculistica questi elementi appaiono come corpuscoli (leucociti e globuli rossi provenienti dall’umor acqueo particolarmente ricco di frammenti proteici). 
Queste cellule, definite “precipitati corneali“, possono accumularsi sulla superficie posteriore della cornea; i frammenti cellulari nel vitreo sono definiti corpi mobili vitreali.

È possibile osservare uno stato infiammatorio anche nella retina e nella coroide.

L’infiammazione cronica può determinare opacizzazione della cornea (cheratopatia a bandelletta, aderenze fra iride e cristallino (sinechie), glaucoma, cataratta e edema retinico. 
Si tratta di condizioni potenzialmente pericolose per la vista.
Il trattamento ha il duplice scopo di controllare l’infiammazione ed evitare le complicazioni. La sintomatologia dell’uveite comprende: dolore, fotofobia, incremento della lacrimazione e riduzione visiva.
L’uveite dà luogo ad un particolare arrossamento dell’occhio con congestione, forma caratteristica dei vasi che circondano la cornea. 
Numerose sono le cause che possono dare origine all’uveite; le più frequenti sono le infezioni granulomatose chiuse quali i granulomi e le infezioni dentarie, le tonsilliti e le adenoiditi misconosciute o mal curate, le sinusiti, l’artrite reumatoide, l’herpes simplex, l’herpes zoster, la toxoplasmosi e talvolta un trauma.
La terapia consiste nell’individuare e curare la causa prima dell’infezione, la terapia oculare consiste in antibiotici e corticosteroidi per via generale, localmente colliri con azione midriatica (dilatano la pupilla) e cortisonici. 
Talvolta, nelle uveite croniche che non rispondono agli steroidi, sono utilizzati farmaci immunosoppressivi.