Glaucoma: rischi e cure


  • Valori di pressione intraoculare: l’incidenza del glaucoma aumenta esponenzialmente con la pressione intraoculare.
  • Familiarità: se i genitori sono affetti il rischio è 2 volte, se lo sono i fratelli 3 volte
  • Età: l’incidenza del glaucoma aumenta linearmente con l’età. A 60 anni il rischio di glaucoma è doppio, a 70 è 2.5 volte, oltre 75 anni è 5 volte; una familiarità positiva associata ad età > 40 comporta un rischio 5 volte.
  • Fattori oculari che indicano un nervo ottico più suscettibile: miopia, emorragie o atrofia della retina intorno alla papilla.
  • Vasospasmo: 48% dei glaucomi normotensivi soffrono di emicrania. Tutte le malattie che riflettono un’instabilità vasomotoria sono da considerarsi fattori di rischio (è dimostrato che il flusso sanguigno capillare periferico è più lento nei NTG, con variazioni ancora maggiori dopo espozizione al freddo)
  • Ipotensione arteriosa o altri fattori vascolari (malattie cardiovascolari, diabete, maggiore viscosità del sangue); coloro che hanno una bassa pressione sanguigna hanno un deterioramento del CV maggiore dei normotesi, pertanto soprattutto nel glaucoma normotensivo, è utile informare l’internista del rischio di somministrare un farmaco che abbassa la pressione arteriosa
  • Alterazioni posturali: la posizione corporea influenza la pressione intraoculare; vi sono soggetti con pressione intraoculare normale da seduti e 37 mm Hg a candela (ad esempio durante esercizi di yoga).

Come si cura

17_07-glau6Negli ultimi anni si sono resi disponibili sul mercato un’enorme varietà di farmaci capaci di ridurre la pressione intraoculare (ipotonizzanti). 
A seconda del tipo, i colliri devono essere somministrati una o più volte al giorno, con regolarità e continuità. Lo scopo è quello di mantenere la pressione costante nell’arco delle 24 ore.

 Come è meglio comportarsi se si dimentica una dose? È necessario somministrarsi il collirio non appena possibile e riprendere successivamente con i soliti orari.

 Purtroppo i farmaci ipotonizzanti possono avere effetti collaterali ed interagire con altri farmaci, pertanto è importante informare il proprio oculista di tutti i medicinali che si stanno prendendo. È inoltre necessario comunicare l’insorgenza di qualsiasi disturbo, in modo da potere trovare insieme una terapia efficace e ben tollerata.

Quali sono gli effetti collaterali della terapia medica

Le gocce oftalmiche possono provocare: Bruciore 
Arrossamento agli occhi Visione sfuocata Mal di testa 
Alterazione del polso, del battito cardiaco o della respirazione.
Le pillole per diminuire la pressione dell’occhio possono a volte causare: Formicolio alle dita 
Sonnolenza 
Irregolarità intestinali e inappetenza 
Calcoli renali 
Anemia o facilità al sanguinamento

Chirurgia laser

Nel caso la terapia medica non sia molto efficace nel ridurre la pressione dell’occhio si ricorre alla chirurgia laser, utile in diversi tipi di glaucoma.

 Nel glaucoma classico, cronico e ad angolo aperto, si utilizza il laser per allargare i canali da cui defluisce l’umore acqueo (trabeculoplastica o ALT). La sua efficacia è dell’80%, ma tende a ridursi nel tempo. Nel glaucoma ad angolo chiuso, il laser crea un foro nell’iride (iridotomia) per permettere al liquido di raggiungere la zona di drenaggio.

Nella foto: a sinistra, Alt. A destra: Iridotomia

A sinistra: Alt. A destra: Iridotomia


Chirurgia operatoria

17_11-glau10Quando, per il controllo del glaucoma, è invece più indicato l’intervento chirurgico, si crea artificialmente un canale da cui l’umore acqueo possa defluire dall’occhio (trabeculectomia o viscocanalostomia). Nell’85% dei casi si ottiene una pressione < 21 per 2 anni, e nei 2/3 dei casi si riesce a sospendere anche la terapia medica. Per aumentare l’efficacia dell’intervento possono essere utilizzati farmaci antimitotici come il 5-FU e la Mitomicina, che riducono la tendenza alla cicatrizzazione, cioè alla chiusura spontanea del tunnel che è stato creato chirurgicamente.

Riuscita del trattamento

Il trattamento del glaucoma richiede uno sforzo congiunto del paziente e del medico. Il paziente deve impegnarsi a somministrarsi le gocce con diligenza e regolarità, mentre l’oculista deve monitorare ed aggiustare al meglio la terapia. È importante non interrompere mai il trattamento né cambiare medicinali senza prima consultare lo specialista. 
I periodici controlli oculistici e la terapia proseguiranno per tutta la vita. Non bisogna dimenticare che si tratta della propria vista, quindi bisogna fare di tutto per conservarla!